venerdì 29 ottobre 2010

La zavorra

Liberiamoci dalla zavorra ! Il metodo è questo : portatevi a 3 mt di profonditá e togliete zavorra fino a quando, riempiendo i polmoni con un respiro profondo, inizierete a risalire. Va fatto con la muta sgonfia ma non collassata. Fatelo ogni volta che cambiate sottomuta.

mercoledì 27 ottobre 2010

Il GAV per il Monobombola

Un interessante articolo apparso sul sito DirItalia parla della scelta tra monobombola e bibombola a seconda del tipo di immersione che si deve affrontare http://tinyurl.com/32e7jh7
Anche nelle nostre immersioni ricreative è possibile usare una configurazione hogartiana, in questo caso il sacco, veramente molto contenuto e sarà dotato di una coppia di cinghie per il fissaggio del monobombola, l'imbrago e lo schienalino sarà quello che usiamo per il bibombola. Ecco un esempio di  GAV prodotto da Halcyon.
Niente fibbie o inutili fronzoli, possiamo vedere in questo Video un sub dotato di monobombola che dimostra un perfetto controllo dell'assetto.
Il costo è uguale o inferiore a quello degli assurdi GAV ricreativi prodotti dalle ditte che sfruttano il settore. Provate almeno una volta questa configurazione e vi sentirete più liberi in acqua. Il nuoto incontrerà meno resistenza e la respirazione sarà facilitata.

sabato 23 ottobre 2010

Il Sacco

Il Sacco hogartiano è semplice senza elastici e con un corrugato lungo abbastanza da essere facilmente raggiungibile, senza che dia fastidio penzolando in giro, non ci sono elastici di ritenzione che potrebbero provocare fastidiose sacche d'aria che rovinerebbero l'assetto. L'uso di questo tipo di GAV richiede un minimo di addestramento ma una volta che si impara ad usarlo diventa insostituibile. Il mio consiglio è quello di frequentare un corso GUE dove vi spiegheranno le principali manovre necessarie ad ottimizzare l'assetto e la posizione da tenere durante l'immersione.

mercoledì 20 ottobre 2010

Il GAV Hogartiano

Il GAV o BC (buoyancy compensator) è composto da uno schienalino di acciaio o di alluminio attraversato da una unica cinghia che va a formare gli spallacci e la cintura, la fibbia in acciaio sulla cintura si porta spostata tutta verso destra per fermare il pacco batteria della torcia, dalla estremità inferiore parte il sottocavallo che verrà fermato dalla cintura. L'imbrago o harness è veramente l'ossatura di tutto il sistema DIR porta due D-Ring nella parte alta degli spallacci un D-Ring a sinistra sulla cintura e due sul sotto cavallo, niente fibbie. La regolazione dell'imbrago è fondamentale e va fatta ogni volta che si modifica lo spazio occupato dalla muta intorno al corpo del sub. Per qualche chiarimento vi segnalo questa utile serie di immagini sul sito della BAUE (Bay Area Underwater Explorer)
http://www.baue.org/images/galleries/v/equipment/

martedì 19 ottobre 2010

Continuiamo a parlare del GAV

Bombole configurate per essere usate senza GAV
Bene, sto provando ad aggiornare il blog via e-mail quindi chiedo scusa per qualche inevitabile errore di battitura. Dovete sapere miei cari topolini da Diving che una volta il GAV non esisteva, si andava con uno schienalino ed un paio di cinghie per tenere le bombole sulle spalle. La zavorra doveva essere dosata al millimetro per ovvi motivi. Oggi si usano GAV gonfi come palloni e quantità esagerate di zavorra, il metodo giusto stà a metà tra questi due sistemi. Un sacco molto contenuto, piazzato dietro uno schienalino che monta un imbrago formato da una sola cinghia senza fibbie in plastica che si possono rompere sul più bello, prima o durante l'immersione. Questo è il GAV DIR tre soli D-ring due sugli spallacci ed uno a sinistra sulla cintura, un sottocavallo per tenerlo ben fermo.

lunedì 18 ottobre 2010

Le Case Costruttrici

Iniziamo a sparare qualche bordata contro le case costruttrici di attrezzature subacquee, in Italia sono presenti marchi famosi in tutto il mondo, sono proprio le case costruttrici colpevoli di divulgare ed aver propagandato un concetto sbagliato di attrezzatura  che è adatto più a finalità di marketing che ad un uso reale della stessa. Analizzeremo in seguito le varie parti dell'attrezzatura ma adesso voglio citare come esempio il GAV che ogni istruttore piazza sulle spalle degli allievi il primo giorno di corso.
Il GAV come concepito dalle multinazionali della subacquea è pericoloso e totalmente sbagliato nei suoi concetti di base. Costringe l'apertura della cassa toracica durante la respirazione, limita la velocità del nuoto agendo come una sorta di ancora galleggiante, posiziona il sub in verticale facendogli assumere una posizione totalmente errata, strano perché chi ha fondato queste famose multinazionali andava in mare senza GAV, allora GAV si o GAV no, la verità sta nel mezzo.

Qualche nota su di me

Allora, bisogna pur cominciare in qualche modo, vado sott'acqua da quando avevo quindici anni ed adesso ne ho 55, ho cominciato facendo quella che allora si chiamava "Pesca Subacquea" allora era quello l'approccio al mare comune a tutti, pinne maschera ed un fucile a molla, il glorioso Saetta della Cressi Sub, poi gli studi di Biologia Marina ed il primo brevetto per l'immersione con autorespiratore, un Discowery della Padi preso alle maldive nel lontano 1998.
Tanta voglia di migliorare ed allora vai con brevetti su brevetti, tanti anni di immersioni alla fine anche in Trimix , poi nel 2005 ho conosciuto l'esistenza di un nuovo modo di andare sott'acqua, il metodo DIR una sigla che significa Do it Right, letteralmente, fallo nel modo giusto, piano piano ho cominciato a provare in acqua ed a comprare l'attrezzatura poi finalmente ho seguito un corso della GUE ed ho conseguito il brevetto Fundamental di questa didattica che applica in pieno i concetti del metodo DIR.
Questo blog vuole essere un diario ed una serie di consigli per chi si vuole avvicinare a questo metodo di immersione.